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Bath
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Bath
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a Bath
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Bath
Tra le Cotswolds e le Mendip Hills,
attraversata dal fiume Avon, sorge Bath, che ha fama di importante
località termale e fa parte del Patrimonio dell'Umanità, lista UNESCO, grazie
alla ricchezza ed all'eleganza delle costruzioni della cittadina.
Secondo la leggenda, fu fondata da re Bladud, che
si dice guarì dalla lebbra, dopo essersi bagnato nelle acque fangose in
quell'area. Tuttavia, fu soltanto con i romani, che chiamarono la città Aquae
Salis, che essa diventò veramente una famosa località termale. Nel 577, i
Sassoni eressero qui il primo edificio religioso, proprio dove ora sorge
l'abbazia. La città era fortificata con delle mura ed era importante per la
lavorazione della lana. La vecchia città, ancora oggi visibile, fu
costruita a partire dal XVIII, ad opera degli architetti Wood, che
realizzarono le caratteristiche costruzioni a semicerchio e su terrazze.
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Di rilievo alcune
figure del posto, come il dott. William Oliver (da cui ha preso il nome
il tipico biscotto del posto, il “Bath Oliver”), il fondatore del Bath General
Hospital, per l'assistenza ai poveri, o il giocatore d'azzardo Richard
“Beau” Nash, ispiratore della moda del tempo: qui l'aristocrazia inglese si
riuniva in sfarzo ed eleganza; tuttavia, lo splendore delle terme di Bath
cominciò purtroppo a svanire verso la metà del XIX secolo.
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I romani assimilarono la dea celtica Sulis alla
loro Minerva e ad essa dedicarono un tempio ed un bagno termale, proprio sopra
una delle tre sorgenti del luogo. Di questa struttura sono stati trovati diversi
importanti elementi, come parti strutturali e decorazioni, custoditi nel
Roman Baths Museum, di cui il Great Bath ed il King's Bath
sono i più notevoli. Accanto al museo si trova il Pump Room, ristorante
che risale al 1700, che vanta i ritratti dei visitatori famosi del periodo. La
tardogotica Bath Abbey, nelle vicinanze, fu edificata tra il 1499 ed il
1616.
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Nella facciata ovest dell'abbazia troviamo i
notevoli elementi decorativi, caratterizzati da angeli, che salgono e scendono
le scale di pietra, a ricordo del sogno del vescovo Oliver King, il fondatore.
L'interno è suddiviso in tre navate ed un transetto dalle modeste dimensioni,
mentre delle volte a ventaglio (1504-1518) coprono le navate laterali ed il
coro. Il numero delle lapidi, che si trovano all'interno, è inferiore soltanto
alla
Westminster Abbey di Londra: la
Bath Abbey è luogo di riposo di moltissimi famosi personaggi inglesi, come
il filosofo e economista T. Malthus e l'inventore della stenografia I.
Pitman. Di gran rilievo sono le costruzioni palladiane, che si trovano nella
parte a nord-ovest di Bath; Queen Square, caratterizzata da una forma
rettangolare e dalla continuità delle facciate; Gay Street, il King's Circus,
di forma circolare, ispirato alle forme architettoniche romane, sono stati tutti
edificati da J. Wood senjor; invece il Royal Crescent, formato da 30
costruzioni, che si estendono su una ellissi di 184 metri, è l'opera più
importante di J. Wood junior. Tantissimi sono i musei a Bath, ad esempio il
Building of Bath Museum, con la storia urbanistica della città, l'Holburne
Museum & Crafts Study Center, con esposizione di porcellane, oggetti
d'antiquariato e pitture del 700, o il William Herschel Museum, in
memoria dell'astronomo, a cui dobbiamo la scoperta di Marte.
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