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Sulle Orme di Re Artù


In Inghilterra, in Scozia e in Galles un grande viaggio nei luoghi in cui vissero re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda. Per rivivere la leggenda

di Tamara Ferrar

Per chi ha visto il film King Arthur e per chi è sempre stato affascinato dalla leggenda di re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda. Abbiamo ricostruito, in Inghilterra, in Scozia e in Galles, una mappa dei luoghi in cui, secondo la leggenda, il famoso re avrebbe vissuto. E ne abbiamo tratto tre itinerari per uno straordinario viaggio, da percorrere in macchina, in moto oppure in treno. Eccoli.

In Inghilterra i luoghi della leggenda
Se c'è una cosa che non si può dire dell'Inghilterra, è che qui non sia radicato il culto di re Artù. Percorrendo l'intero Paese, non è difficile imbattersi in località, piccoli paesini o intere città il cui nome o le cui tradizioni non siano legate alle vicende dell'antico re e dei suoi cavalieri. Come
Tintagel, in Cornovaglia, dove, secondo una leggenda, re Artù sarebbe nato in un castello affacciato sull'oceano Atlantico, di cui ancora esistono le rovine. Il castello in realtà risale al XII e XIII secolo, troppo tardi per avere qualcosa a che fare con il vero Artù, ma sul promontorio dell’isola è stato scoperto un sito celtico legato a un capo locale di una certa importanza, che molti hanno identificato con il famoso re. Senza contare che poco distante si trova la celebre grotta di Merlino, dove Artù bambino avrebbe incontrato il mago per la prima volta.

Non molto distante da Tintagel, c'è Glastonbury, nel Somerset. Qui si trova una celebra
abbazia, dove Giuseppe d’Arimatea avrebbe nascosto il Santo Graal, e dove lo stesso Artù sarebbe stato seppellito. Nel 1911 alcuni operai, scavando per lavori, trovarono una tomba che si crede sia proprio la sua. Sopra la pianura del Somerset, poi, si leva una torre, Glastonbury Tor, sotto la quale sarebbe nascosto un regno sotterraneo, identificato come l’antica isola di Avalon, dove Artù curò le sue ferite.

E la tavola rotonda? Nella Great Hall di Winchester ne è esposta una che risale al XV secolo, realizzata probabilmente per ordine di re Edoardo III. Poco distante, ad Alderley Edge, nel Cheshire, si trova un posto chiamato The Edge, dove, secondo una tradizione locale, re Artù e i suoi cavalieri giacciono addormentati in una caverna.

Esiste ancora, ed è lungo chilometri, il
Vallo di Adriano, dove sono ambientate molte scene del film King Arthur. Si tratta di una fortificazione, avviata dall’imperatore Adriano verso il 120 d.C. con lo scopo di non far sconfinare le tribù selvagge del Nord aldilà dei confini dell’impero romano. Molta parte del muro è ancora visibile in Cumbria e in Northumberland, dove si trova anche il castello di Bamburgh, un’imponente fortezza medievale appartenuta, si dice, a sir Lancillotto.

Il luogo più misterioso? Il castello di Richmond, nello Yorkshire. Qui, secondo la credenza popolare, un tempo esisteva l’ingresso a una camera sotterranea in cui Artù e i suoi cavalieri giacciono addormentati. La gente del posto racconta che un vasaio di nome Thompson sia riuscito a trovarla e vi abbia trovato davvero il re e i cavalieri addormentati, insieme a una spada e a un corno. Appena raccolto il corno, i corpi avrebbero iniziato a muoversi...

Cortesemente tratto dal mensile Glamour


 


 

 

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