Exeter
▪ Mappa di
Exeter
▪ Alberghi
a Exeter
▪ Ostelli a
Exeter
Exter è un'antica città, capoluogo del Devon,
che benché semidistrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale
conserva innumerevoli testimonianze di tutta la storia inglese e che quindi vale
sicuramente la pena visitare.
La città fu fondata dai Romani con il nome di
Isca Dumnoniorum
nel 50 d.C., anche se recenti scoperte farebbero avvalorare la tesi che potesse
esserci un precedente insediamento celtico. Si trattava della fortezza romana
più occidentale in Inghilterra. Significative parti delle mura romane sono
visibili ancora oggi. La struttura delle mura tuttavia risente in gran parte
delle modifiche apportate dal re sassone Alfredo il Grande per difendersi
dalle invasioni vichinghe. Nel 1970 degli scavi hanno portato alla luce un
grosso complesso di bagni pubblici romani ma, vista la vicinanza con la
cattedrale, non sono visitabili al pubblico.
Durante il periodo sassone, come già accennato, la
città fu oggetto di diversi attacchi vichinghi che la conquistarono brevemente
in due occasioni, nel 876 e nel 1001. Fu contro un discendente dei vichinghi, il
normanno
Guglielmo il Conquistatore
che
Exeter si ribello nel 1067. Guglielmo prontamente mise la città sotto
assedio che si arrese dopo soli 18 giorni.
La città venne in seguito ricordata nella storia inglese
tra le altre cose per il grande contributo di navi seppe dare per sconfiggere
l'Invincibile Armata Spagnola nel 1588. Il motto stesso della città "Simper
Fidelis" , sempre fedeli alla regina Elisabetta I, deriva da quel
periodo. Successivamente e sino alla fine della Guerra Civile Inglese
Exter divenne una città floridissima grazie al commercio della lana (in gran
parte con i mercati delle Fiandre e dell'Italia settentrionale).
All'inizio della
Rivoluzione Industriale la città si
trovo in una buona posizione per un'ulteriore sviluppo, poiché poteva contare
sull'energia prodotta dal suo fiume. Successivamente tuttavia quando la forza
vapore sostituì l'acqua come forza propulsiva nel XIX secolo Exter si trovò a
essere troppo lontana dai rifornimenti del combustibile di allora, il carbone.
Per questo motivo la città ebbe un periodo di declino significativo. Nonostante
questo il porto fu ampliato per poter ospitare navi e vascelli di grosso
tonnellaggio.
Con l'arrivo del treno che la collegava prima a
Bristol, poi a Plymouth e a Londra, la città riprese il suo sviluppo. Una cosa
positiva nel mancato passaggio della Rivoluzione Industriale in città fu il
fatto che la sua architettura rimase praticamente intatta. Beneficio che
purtroppo non duro tanto. Exeter subì un totale di 18 raid tedeschi durante la
Seconda Guerra Mondiale tra il 1940 e il 1942 che distrusse gran parte del
centro. Ma, come detto, ci sono tanti pezzi qua e la che parlano ancora della
storia della città nonostante anche qui sia arrivata la pazzia architettonica
seguita alla fine della guerra e durata per decenni.
La Exeter Cathedral, il monumento più
importante della città, uscì per fortuna indenne dai bombardamenti. La
cattedrale ha una architettura gotica del XIII secolo, voluta dal vescovo
Bronescombe, in sostituzione della struttura normanna. Entrando dalla
Great West Front, troviamo molte statue, nelle nicchie attorno ai tre
portali della facciata. All'interno, possiamo ammirare una imponente successione
di volte gotiche, in effetti la più lunga del mondo. Di notevole interesse la
Ministrel Gallery, nella parete nord della navata centrale; il trecentesco
Great Screen, graticcio a protezione del coro, dove troviamo la più
antica rappresentazione inglese di un elefante; il Bishop's Throne, in
legno intagliato; la Lady Chapel, che, insieme al coro ed al
deambulatorio, ospita le tombe di molti vescovi.
La Cathedral Close, o cerchia della
cattedrale, ospita abitazioni medievali, la costruzione a traliccio della
Mol's Coffee House, la piccola chiesa di St. Martin, del XV secolo, e
la Ship Inn, locanda storica, dove si fermava spesso il vice
l'ammiraglio/pirata Francis Drake che era originario del Devon.
Nelle vicinanze, troviamo il centro della città, con il quartiere di
Princesshay e di High Street; qui c'è il Guildhall, o
municipio, e la chiesetta di St. Pancras, la più antica della città.
Importante anche l'abbazia benedettina St.
Nicolas Priory, del 1080, gravemente danneggiata. Da visitare il Royal
Albert Memorial Museum & Art Gallery, in stile vittoriano, con l'intera
storia della città e dell'arte del Devon tra il XVIII ed il XIX secolo, ed il
Maritime Museum, con le imbarcazioni storiche e di tutto il mondo.
Tenete conto che non avrete difficoltà a trovare
ottimi ristoranti e hotel in città. Insomma, buona visita.